Fino ad oggi, vi ho parlato della Grecia che ho visitato. Non la solita Grecia che molti conoscono come Atene, le isole spumeggianti, turistiche e piene di vita formicolante come Zante, Creta e via dicendo. Non mi soffermo su queste isole, ma, nonostante tutto, un giorno vorrei visitarle per poter dare il mio parere in modo oggettivo e soggettivo.
Adesso parlo un pò di me.
Mi chiamo Laura e sono mamma di un bellissimo bambino. Il giorno in cui è nato, io sono sbocciata come un fiore che con i suoi petali l’ha avvolto e accettato subito. Essere mamma, dicono, significa fare delle rinunce. Ma non sono del tutto d’accordo. Certo, spesso si fatica di più a fare certe cose quotidiane, ma ogni momento passato con mio figlio è una gioia che ripaga ogni sforzo.
Ogni viaggio che faccio con lui è una riscoperta di me stessa. È come se ringiovanissi grazie a lui. Negli ultimi quattro anni, molti dei miei viaggi li ho fatti proprio perché lui è con me, perché ha il desiderio di scoprire il mondo, e a lui non interessa dove lo porto, basta che lo porti.
Un giorno, mi ha chiesto di andare in Grecia. Non aveva un posto preciso in mente, anche se un suo amico gli aveva consigliato di visitare Zante o Corfù. Gli ho spiegato che quei posti, molto visitati dai turisti, non erano alla nostra portata economicamente. Tuttavia, gli ho promesso che l’avrei portato in Grecia.
Il viaggio in Grecia non è stato solo un’esperienza per lui, ma un regalo per entrambi, una crescita per tutte e due e un insieme di emozioni positive.
Ogni viaggio che si fa con i propri figli è una nuova pagina da scrivere insieme, un’opportunità per crescere insieme e non sentire più che l’età avanza.
Laura R. And Christian N.
